Aprilia – Honda “Laurenzi”
Oggi la famiglia Laurenzi ci guiderà nella scoperta delle loro moto che partecipano alla 2T ITALIAN GP: la passione di Alfio è stata trasmessa al figlio Nicola che non si è limitato a guidare la Honda preparata dal padre, ma l’ha affiancata a una estremamente competitiva Aprilia. Le due moto si differenziano in tutto, compresa la filosofia costruttiva. Andiamo a scoprire due mondi motociclistici che si danno battaglia nella stessa categoria.
Babbo Alfio e Nicola assieme alle moto che stanno dando loro tante soddisfazioni, in pista e fuori.
L’air-box Aprilia si innesta alle bocche dei carburatori, posti lateralmente al motore e diretti alle valvole rotanti, mentre quello Honda li incamera totalmente, lasciando fuori solamente il collettore di aspirazione che va al pacco lamellare.
I Generatori sono a rotore interno per Aprilia ed esterno per Honda. La girante pompa acqua della moto italiana ha una riduzione di velocità, mentre in quella giapponese è innestata direttamente sul contralbero di bilanciamento con rotazione pari a quella dell’albero motore.
Scarico in titanio rivestito da una protezione di carbonio per la prima e scarico in acciaio per la seconda. I forcelloni sono entrambi in alluminio, standard per l’Aprilia, ma specialmente realizzato per migliorare la trazione nell’ Honda.
La casa veneta è sempre stata famosa per le forme curvilinee dei propri telai e ne è chiaro esempio questo trave splendidamente modellato. La filosofia Honda, però, più dedita all’industrializzazione, sforna una ciclistica più “friendly” e semplice nella messa a punto.
Linee e suoni agli antipodi: se Honda prepara l’occhio con le sue forme spigolose ad un suono più ruvido, rimarrete basiti quando sentirete provenirne un suono pieno, avvolgente; mentre le urla graffianti verranno dalla sinuosa sagoma Aprilia, che cogliendovi impreparati vi ammalierà con acuti pungenti.