Gnani 125

Gnani 125

Alien technology

Non lo manda certo a dire “Il Colonnello” Gnani.

Non solo in pista, ma anche nel paddock avrete la possibilità di ammirare la realizzazione di uno dei veri artisti della meccanica motociclistica; è proprio così, perché la sua moto, in costante sviluppo, è studiata e realizzata da lui stesso e ogni minimo particolare sul qual i vostri occhi increduli si poseranno è il frutto di profondi studi, non solo su forme, dimensioni e funzionamento, ma anche sperimentazioni su materiali e trattamenti. Insomma, un vero laboratorio meccanico ambulante.

Balle & Nik 

FOTO: BENZINA

Gabriele e il suo fidato “Medeo” ci hanno dato la possibilità di mostrarvi cosa si nasconde sotto al vestito, “ricamato” per accogliere il pilota alla perfezione, sfruttando al meglio l’aerodinamica della piccola 125.

Realizzazioni artigianali: la firma di Gabriele è inconfondibile, anche i dischi e le ruote non scappano alla sua meticolosa attenzione e vengono realizzati “tirando all’osso” il materiale per ottenere il miglior rapporto resistenza/leggerezza che la sua moto richiede.

Frizione a secco e pompa dell’acqua esterna alimentata elettricamente per ridurre al minimo le perdite di carico e ottenere il miglior rendimento del propulsore.

La fibra di carbonio non ha certo una parte marginale in questa realizzazione del costruttore romagnolo che, tra gli altri componenti, col raffinato materiale composito ha realizzato: il pannello che accoglie la strumentazione, la cover che racchiude una forcella, anch’essa frutto del suo lavoro e la generosa bocca dell’air box, che sembra render chiara l’idea della “fame” che ha questo motore.

Meccanica a vista: il cambio a crociera ha le movimentazioni esterne, soluzioni inconsuete per le moto da corsa moderne ma che portano benefici in fatto di rapidità di cambiata rispetto alla metodologia tradizionale.

Una vista d’insieme fa capire la minuziosità nell’operato che si pregia anche di qualche chicca stilistica: il reggisella portante lascia spazio per la componentistica elettronica al suo interno e il telaio in tubi che collega la fusione centrale e anteriore nasconde, sotto leggere coperture in carbonio, cablaggi e connettori, esplicando anche all’osservatore la caratura di questa creazione.

 

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